Camper alle Canarie: libertà in movimento, ma il futuro è regolato

Scritto il 01/05/2025
da Alessia Giordano



Girare le Canarie in camper è diventato un piccolo rito per chi cerca libertà, natura e ritmi lenti. Un viaggio che non ha bisogno di hotel, orari o itinerari fissi. Basta un mezzo attrezzato, un po’ di spirito d’adattamento e voglia di esplorare. Negli ultimi anni però, quella che era una nicchia è diventata un vero fenomeno: secondo stime regionali, sulle isole circolano ormai oltre 11.000 camper. Un boom che ha portato con sé bellezza e caos, e che oggi le istituzioni vogliono affrontare con una regolamentazione chiara.

La situazione attuale è piuttosto disomogenea. Ogni isola – e a volte ogni comune – ha regole diverse sulla sosta notturna, sul campeggio, sull’accesso a spiagge e parchi naturali. Alcune zone sono ancora molto tolleranti, specialmente le aree rurali di Fuerteventura o le zone interne di La Gomera. Altre, invece, sono diventate off-limits: a Lanzarote, per esempio, è sempre più comune imbattersi in cartelli che vietano la pernoctación, cioè dormire all’interno del veicolo anche se semplicemente parcheggiato.
Il nodo più critico, oggi, è la mancanza di infrastrutture adeguate. Le aree attrezzate con scarico acque grigie e nere, carico d’acqua e raccolta rifiuti sono pochissime.
I camperisti che viaggiano responsabilmente devono spesso fare decine di chilometri per trovare un punto dove svuotare i serbatoi legalmente. Chi invece improvvisa – e purtroppo capita – rischia di danneggiare ambienti fragili e protetti. In parallelo, il parcheggio libero sta creando attriti con i residenti, specialmente nei villaggi turistici o vicino alle spiagge più note.
Per questo il governo delle Canarie ha avviato un piano di regolamentazione che prevede la creazione di una rete ufficiale di aree di sosta, incentivi ai comuni per creare strutture adeguate, e l’introduzione di un sistema di autorizzazione – probabilmente digitale – che consenta di pernottare in luoghi selezionati. Le linee guida sono ancora in fase di definizione, ma si parla già di limiti di tempo per la sosta (ad esempio massimo 48 ore consecutive nello stesso punto), accesso controllato a zone sensibili, e campagne informative rivolte sia ai turisti che ai residenti.
Chi parte oggi per un viaggio in camper alle Canarie deve farlo con attenzione. È fondamentale informarsi in anticipo sulle regole locali, evitare aree naturali protette, non aprire strutture esterne come tendalini o tavolini se non in aree consentite, e organizzarsi per gestire al meglio rifiuti e scarichi. Anche perché i controlli sono sempre più frequenti: la polizia locale e gli agenti ambientali stanno intensificando le verifiche, e le multe possono arrivare fino a 1.500 euro in caso di violazioni gravi.
Eppure, nonostante i limiti e le nuove sfide, il viaggio in camper alle Canarie resta un’esperienza unica. Ti permette di vivere le isole a un ritmo diverso, di scoprire angoli lontani dal turismo di massa, di passare dal mare alla montagna nel giro di pochi chilometri. La regolamentazione non vuole spegnere tutto questo, ma trovare un equilibrio. Perché la libertà non si misura solo nei chilometri percorsi, ma anche nella capacità di viaggiare con rispetto e consapevolezza. E forse è proprio questo il vero spirito della vanlife: sentirsi liberi, ma senza lasciare tracce.