Dietro la figura austera e spirituale del pontefice Leone XIV si cela un legame inaspettato con le isole Canarie, più precisamente con la terra antica e fiera di Gran Canaria. Nato a Chicago e cresciuto tra gli Stati Uniti e il Perù, l’attuale Papa ha origini familiari che attraversano l’oceano e il tempo, fino a radicarsi nell’arcipelago che fu, per secoli, ponte naturale tra Europa e le Americhe. La storica Ana Navarro, affiancata dall’autorevole cattedratico Manuel Hernández, ha rivelato che i bisnonni del Papa, Jacobo Martínez e Rosa Ramos, erano emigranti canari, partiti nel XVIII secolo alla volta dell’isola di La Española – oggi divisa tra Haiti e Repubblica Dominicana – come parte del piano coloniale della Corona spagnola. In quei territori fondarono insediamenti e trasmisero cultura, lingua e religione, lasciando un’impronta indelebile. Tuttavia, le tensioni interne e i conflitti politici spinsero molti di loro, compresi gli antenati del Papa, a cercare rifugio in Louisiana, dove i cognomi ispanici, associati a tratti europei, erano comunemente riconducibili alle Canarie. Lì nacque il nonno del pontefice, e da lì iniziò il percorso che avrebbe condotto, generazione dopo generazione, fino alla soglia del soglio pontificio. Oggi, sebbene i registri non abbiano ancora svelato il villaggio esatto da cui partirono i Martínez e i Ramos, le ricerche storiche puntano al cuore rurale dell’isola. Un’eredità discreta ma potente, che lega simbolicamente la roccia atlantica di Gran Canaria alle colonne millenarie di San Pietro, mostrando ancora una volta come la storia dei popoli, silenziosa e capillare, possa riaffiorare nei luoghi più inattesi.
Un’isola nel cuore del Vaticano: la traccia canaria di Leone XIV
Scritto il 01/06/2025
da VivileCanarie ,