Dal buio alla luce: il blackout in Spagna e la lezione energetica di El Hierro

Scritto il 01/06/2025
da VivileCanarie ,


In un pomeriggio apparentemente ordinario, vaste zone della Spagna si sono ritrovate improvvisamente senza elettricità. L’apagón — così viene chiamato in spagnolo un blackout — ha lasciato migliaia di cittadini al buio, sollevando interrogativi non solo sulla fragilità delle infrastrutture elettriche, ma anche sulla dipendenza del Paese da fonti di energia esterne e centralizzate. Sebbene il blackout sia stato causato da un guasto in una rete di interconnessione europea, l’impatto si è fatto sentire con forza a livello locale, riportando l’attenzione su un tema sempre più urgente: la sicurezza e la sostenibilità energetica.
Mentre molte aree cercavano di ristabilire l’equilibrio nella rete nazionale, a centinaia di chilometri di distanza, nel cuore dell’Atlantico, un piccolo territorio spagnolo continuava la sua vita quotidiana senza interruzioni: l’isola di El Hierro. Questo angolo remoto dell’arcipelago canario è diventato negli ultimi anni un simbolo di resilienza energetica, grazie a un ambizioso progetto di autosostenibilità che ha attirato l’attenzione del mondo intero.
El Hierro è la più piccola delle isole principali delle Canarie, ma anche una delle più avanzate in termini di politica energetica. Dal 2014, l’isola ha progressivamente ridotto la propria dipendenza dai combustibili fossili grazie alla centrale idroeolica di Gorona del Viento, un impianto che combina energia eolica e idroelettrica per coprire fino al 100% del fabbisogno elettrico locale in determinati periodi. In sostanza, quando il vento soffia forte, l’eccesso di energia viene utilizzato per pompare acqua in un bacino artificiale situato in quota. Quando il vento cala, l’acqua viene rilasciata e produce elettricità attraverso turbine, come in una diga tradizionale. Un modello ingegnoso, che consente all’isola di essere autosufficiente per settimane intere.
Questo modello non solo ha garantito a El Hierro stabilità durante il recente blackout, ma offre anche un esempio concreto di come le comunità isolate — e non solo — possano diventare energeticamente indipendenti puntando sulle fonti rinnovabili e su sistemi decentralizzati. L’esperienza dell’isola dimostra che un altro modo di produrre e gestire l’energia è possibile, anche senza le grandi infrastrutture delle reti continentali.
Il contrasto tra la vulnerabilità della penisola iberica e la resilienza di El Hierro non potrebbe essere più netto. Il blackout ha evidenziato come le reti centralizzate siano esposte a interruzioni gravi in caso di guasti o attacchi, mentre sistemi locali ben progettati possono garantire continuità e sostenibilità. In un’epoca in cui la crisi climatica e la geopolitica rendono l’approvvigionamento energetico sempre più incerto, l’isola canaria ci ricorda che la vera sicurezza non è nell’accumulare energia, ma nel produrla in modo intelligente e vicino ai bisogni delle persone.
El Hierro non è solo un modello per altre isole, ma un laboratorio vivente per l’intera Spagna  e forse per l’Europa su come affrontare il futuro. Un futuro dove il blackout non sia più la norma, ma un ricordo superato da una rete più verde, più distribuita e più umana.