Settembre, nelle Isole Canarie, non è un mese come gli altri. È il tempo in cui la fede popolare si accende attorno alle immagini dei Cristi più venerati e in cui l’arte sacra si intreccia con la memoria collettiva, dando vita a un calendario fitto di celebrazioni e processioni. La ricorrenza dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, diventa il punto di partenza di una devozione che attraversa le comunità insulari e affonda le radici in secoli di storia.
La festa trae origine da due eventi fondanti: il ritrovamento della Vera Croce da parte di Santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, intorno al 320, e la dedicazione della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme nel 335. Da allora il culto della Croce si è diffuso in tutto il mondo cristiano, radicandosi anche nelle Canarie, dove ha assunto forme particolari e un carattere popolare molto sentito.
La Croce come simbolo vivo
Nelle Canarie la Croce non è solo un segno liturgico. È una presenza quotidiana: si incontra nelle piazze, nelle case, nelle cappelle rurali e persino nei campi, come protezione dei raccolti e delle famiglie. Molte croci di pietra o legno, erette secoli fa, restano ancora oggi silenziose testimonianze di una fede che continua a parlare.
Ogni settembre, gli abitanti preparano altari adornati di fiori e tessuti, decorano balconi e strade, e organizzano processioni che portano le immagini sacre in mezzo alla gente. Non è solo un rito religioso: è un’occasione di incontro e di memoria condivisa.
Il mese dei Cristi canari
Accanto al culto della Croce, settembre è anche il mese dei Cristi. Tra le immagini più venerate spiccano il Santísimo Cristo de La Laguna, il Cristo de Telde, il Cristo de Tacoronte e il Cristo de La Vera Cruz a La Palma. Ognuna custodisce una storia intrecciata con leggende, miracoli e momenti cruciali della comunità.
Il Cristo de La Laguna, custodito nella Cattedrale, richiama ogni anno migliaia di pellegrini e trasforma la città in uno scenario di fede con candele, musiche religiose e preghiere collettive. Simile è la devozione al Cristo de Tacoronte, che raduna fedeli da tutta Tenerife.
A Gran Canaria, il Cristo de Telde è celebrato con processioni solenni che si accompagnano a spettacoli popolari e musicali. A La Palma, il Cristo de La Vera Cruz è un riferimento religioso e identitario che rinnova ogni anno il legame tra fede e tradizione.
Tradizione, arte e comunità
Queste feste non sono solo culto, ma anche dialogo tra arte e popolo. Le immagini sacre, spesso di grande valore storico, escono dalle chiese e percorrono le strade, portate in processione tra canti e preghiere. È un modo per riaffermare l’identità collettiva e trasmettere valori alle nuove generazioni.
Le celebrazioni includono anche aspetti popolari: fiere artigianali, concerti, balli e dolci tipici come rosquetes o truchas. In questo intreccio di sacro e profano, la festa assume un carattere unico.
Un patrimonio che unisce
Settembre, dunque, non è solo il mese della Croce, ma anche quello dei Cristi canari: un tempo in cui la fede diventa comunità e l’isola si riconosce nei suoi simboli più profondi. Non si tratta soltanto di contemplare statue o croci, ma di vivere una tradizione che attraversa i secoli e continua ad avere un significato vitale nel presente.
La devozione, l’arte e la memoria si fondono, facendo di settembre un mese speciale: il momento in cui le Canarie riscoprono se stesse attraverso i loro simboli più sacri, con la Croce che protegge e i Cristi che uniscono. Un patrimonio spirituale e culturale che, ancora oggi, continua a dare forma all’identità di un popolo.