Il Governo delle Canarie ha revocato l’“alerta” per rischio di incendi in tutto l’arcipelago e mantiene in vigore la “prealerta”. La decisione, comunicata il 25 agosto 2025 dalla Direzione Generale delle Emergenze sulla base degli ultimi dati meteorologici e del Piano INFOCA, abbassa il livello formale ma non spegne l’attenzione.
Il passaggio a preallerta è previsto dal quadro normativo del Decreto 60/2014, che approva il Piano Speciale di Protezione Civile e di Emergenza per gli Incendi Forestali (INFOCA). Il piano definisce criteri e procedure per la gestione del rischio, dal coordinamento tra Cabildos e comuni fino all’uso dei bollettini meteo di riferimento. La misura, quindi, è coerente con i protocolli regionali.
Quali zone erano in alerta fino a ieri? Le soglie altimetriche restano il riferimento: Tenerife, Gran Canaria, El Hierro e La Gomera sopra i 600 metri sul versante nord e dai 400 metri in su sul resto delle pendici; La Palma oltre i 600 metri nella metà est e oltre i 400 nella metà ovest. L’aggiornamento le disattiva, ma la preallerta richiede ancora prudenza nelle aree interne.
La scelta riflette un cambio di scenario: la tv pubblica RTVC indica un calo delle temperature e condizioni più stabili rispetto ai picchi di inizio agosto, fattori che riducono la probabilità di innesco e propagazione. Resta l’attenzione a vento e bassa umidità.
Cosa significa “preallerta” per residenti e turisti? Che il comportamento individuale conta. Le autorità raccomandano di evitare falò e barbecue in aree rurali o boschive, non gettare mozziconi o vetri, rispettare eventuali chiusure di sentieri nei parchi naturali, e chiamare il 112 alla prima traccia di fumo. Il governo specifica che la preallerta, dichiarata il 1º giugno 2025, resta in vigore proprio per mantenere alta la vigilanza.
Il contesto conferma la prudenza: il 24 agosto, a El Hierro, un incendio ha bruciato circa 9,5 ettari tra Montaña de Masilva e il Mirador de Las Playas, stabilizzato grazie a un massiccio dispiegamento di mezzi aerei e squadre a terra. È la prova che, anche in giornate meno estreme, basta poco per accendere un fronte.
Per chi vive o visita le Canarie la bussola resta semplice: controllare gli avvisi ufficiali prima di uscire, scegliere itinerari adeguati e adottare regole di prevenzione minime. La revoca dell’alerta non è un “liberi tutti”, ma un segnale che la macchina di protezione civile funziona e aggiorna il rischio in tempo reale. La preallerta è il terreno intermedio in cui responsabilità individuale e risposta istituzionale si incontrano: discreta quando tutto va bene, decisiva quando serve.
Per aggiornamenti in tempo reale, il riferimento sono i canali del Gobierno de Canarias (Dirección General de Emergencias) e la pagina INFOCA, che pubblicano avvisi e cambi di livello. In dubbio, meglio rinviare e segnalare al 112.