Dal turismo alla tecnologia: perché i “digital jobs” stanno cambiando le Canarie

Scritto il 05/09/2025
da VivileCanarie ,

Un’economia fondata su sole e ospitalità può crescere anche di cavi sottomarini e competenze digitali. Nel 2025 le Canarie affiancano al turismo una filiera tech che crea lavoro qualificato e trattiene talento; il tema è entrato nel dibattito locale con analisi su hub digitali, gaming e nuove professioni.

Il vantaggio competitivo poggia su due pilastri: regime fiscale e infrastrutture. La Zona Especial Canaria (ZEC) consente, a condizioni definite, un’imposta sulle società al 4%, aliquota riconosciuta dall’Agenzia Tributaria e applicabile ad attività “materialmente e effettivamente” svolte nell’area ZEC; un’eccezione UE che rende l’arcipelago appetibile per imprese innovative. 

Sul fronte rete, Bruxelles ha finanziato l’anello sottomarino GC‑LNZ‑FU (Gran Canaria–Lanzarote–Fuerteventura), progetto 2023‑2026 che aumenta ridondanza e capacità ed è parte della strategia CEF Digital; altri studi comunitari guardano all’estensione dei cavi fra le isole maggiori. Per chi eroga servizi a bassa latenza, la stabilità di backbone è decisiva.

La cornice nazionale spinge nella stessa direzione. La “Ley 28/2022” (legge startup) semplifica l’avvio d’impresa, introduce incentivi e apre canali per il telelavoro internazionale dei “nomadi digitali”, come chiarisce la comunicazione istituzionale. Per le Canarie, clima mite e fuso orario allineato all’Europa chiudono il cerchio.

Gli strumenti locali facilitano l’operatività. La SPEGC ha pubblicato guide di soft‑landing per remote workers e offre spazi nel Parque Tecnológico di Gran Canaria per progetti ICT e startup, con servizi e mentoring.

Anche la promozione istituzionale ha abbracciato il lavoro da remoto: i canali ufficiali del turismo invitano a “vivere e lavorare” nelle isole, puntando su qualità di vita, connettività e comunità professionali consolidate fra Las Palmas, Tenerife e Fuerteventura.

La variabile energetica, centrale nelle metriche ESG, è un ulteriore vantaggio. L’impianto idroeolico di El Hierro (Gorona del Viento) pubblica report annuali su produzione e copertura rinnovabile, segnalando una transizione reale verso sistemi elettrici più puliti: un messaggio utile per aziende digitali energivore.

Restano sfide – costo delle case nei quartieri più richiesti, semplificazione amministrativa, upskilling – ma gli indicatori chiave sono chiari: ZEC per la competitività fiscale, cavi CEF per la connettività, legge startup per talenti e imprese. È la “cassetta degli attrezzi” con cui l’arcipelago sta diversificando.

Per imprenditori e professionisti italiani, il quadro è pragmatico: cornice UE, tassazione agevolata, infrastrutture in espansione, soft‑landing e una proposta che integra turismo, tech, customer care, cybersecurity, creatività e audiovisivo. La diversificazione non è più uno slogan: è una pipeline che scorre tra aeroporto, coworking e fibra, e che può stabilizzare con lavoro qualificato una delle destinazioni più amate d’Europa.