Canarie verso la transizione energetica: più rinnovabili entro il 2030

Scritto il 23/09/2025
da Redazione

Le Isole Canarie, per la loro condizione geografica di arcipelago isolato e per la fragilità del loro ecosistema, si trovano oggi al centro di una sfida cruciale: la transizione energetica. La dipendenza dai combustibili fossili, importati dall’esterno a costi elevati, non solo comporta rischi economici, ma contribuisce anche all’aumento delle emissioni e all’aggravarsi degli effetti del cambiamento climatico.

Per affrontare questa situazione, il Governo delle Canarie ha annunciato un piano ambizioso che punta a rivoluzionare il mix energetico dell’arcipelago. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere entro il 2030 una quota del 60% di produzione da fonti rinnovabili, un traguardo che porrebbe le Canarie tra i territori europei più avanzati in materia di sostenibilità.

Investimenti strategici

Il percorso verso questo obiettivo passa attraverso una serie di investimenti mirati che riguardano tre pilastri principali: l’energia eolica, il fotovoltaico e i sistemi di accumulo.

L’energia eolica è destinata a crescere grazie a nuovi parchi onshore e offshore, capaci di sfruttare i venti costanti dell’Atlantico. Il fotovoltaico, invece, trova nelle ore di sole abbondanti delle Canarie una risorsa naturale straordinaria: dai tetti delle abitazioni agli impianti su larga scala, la produzione di energia solare diventerà un elemento centrale del mix energetico.

Un ruolo fondamentale sarà svolto dai sistemi di accumulo energetico, come le batterie di ultima generazione e gli impianti di pompaggio idroelettrico. Queste soluzioni garantiranno stabilità alla rete, permettendo di immagazzinare l’energia prodotta nei momenti di picco e di rilasciarla quando la domanda aumenta o quando le condizioni meteorologiche non consentono la produzione.

Il piano non si limita agli impianti: prevede anche il potenziamento delle infrastrutture di rete, per gestire in modo intelligente e flessibile i flussi energetici, e incentivi per famiglie e imprese che scelgono l’autoproduzione attraverso pannelli solari o mini-turbine.

La transizione energetica non è solo una questione tecnica o economica, ma rappresenta un beneficio ambientale e sociale di grande portata.

Dal punto di vista ambientale, l’incremento delle rinnovabili consentirà di ridurre significativamente le emissioni di CO₂, contribuendo a preservare il delicato ecosistema insulare. Mari, coste e paesaggi vulcanici potranno essere protetti meglio dall’impatto del riscaldamento globale e dell’inquinamento atmosferico.

Sul piano sociale, la riduzione della dipendenza energetica dall’esterno si tradurrà in una maggiore sicurezza e stabilità dei prezzi. Le famiglie e le imprese locali potranno beneficiare di bollette più leggere, mentre il settore industriale vedrà ridursi i costi di produzione, aumentando così la competitività dell’economia canaria.

Inoltre, i nuovi investimenti creeranno posti di lavoro qualificati: ingegneri, tecnici, installatori e ricercatori saranno sempre più richiesti, aprendo nuove prospettive per i giovani del territorio e frenando il fenomeno della fuga di talenti verso la penisola o l’estero.

Una sfida che è anche opportunità

Naturalmente, la strada verso la transizione non sarà priva di ostacoli. Saranno necessari ingenti investimenti, coordinamento istituzionale e un forte coinvolgimento della cittadinanza. Ma, come sottolineano le autorità locali, la transizione energetica non va vista solo come una sfida: è soprattutto una grande opportunità.

Le Canarie possono diventare un laboratorio internazionale di innovazione, capace di dimostrare come anche territori insulari, spesso penalizzati dall’isolamento, possano guidare la lotta al cambiamento climatico con strategie lungimiranti e sostenibili.

Con l’obiettivo del 60% di rinnovabili entro il 2030, le Canarie si candidano a essere una delle regioni più avanzate in Europa nel campo della sostenibilità. Ridurre le emissioni, abbattere i costi e generare nuova occupazione significa preparare un futuro più sicuro e inclusivo.

La transizione energetica, in questo senso, non è soltanto un imperativo ambientale, ma anche un investimento nelle generazioni future. Un’occasione che le Canarie hanno deciso di cogliere per trasformare una sfida globale in un’opportunità di sviluppo locale e internazionale.