I flussi di capitale verso gli asset digitali hanno già superato i livelli record dello scorso anno, nonostante manchino ancora poco meno di tre mesi alla fine del 2025. Nel 2024 i flussi totali avevano raggiunto 48,5 miliardi di dollari, mentre quest’anno la cifra è già pari a $48,67 miliardi.
Diversi fattori stanno sostenendo questa domanda elevata. In primo luogo, i mercati hanno reagito con ritardo all’ultima decisione di politica monetaria della Federal Reserve, che ha mostrato un approccio più accomodante sui tassi d’interesse. Pur essendoci stati deflussi iniziali dovuti allo smaltimento degli investimenti a leva finanziaria, gli asset digitali hanno successivamente registrato afflussi netti per 8,67 miliardi di dollari.
In secondo luogo, l’ultimo rapporto sull’occupazione ADP ha sorpreso negativamente, mostrando una diminuzione di 32.000 posti di lavoro rispetto alle aspettative di un aumento di 50.000.
In terzo luogo, lo stallo sul bilancio federale a Washington rimane irrisolto, trasmettendo un senso crescente di paralisi istituzionale e sollevando preoccupazioni sulla solidità creditizia degli Stati Uniti. Presi insieme, questi fattori hanno sostenuto il mercato crypto nel suo complesso e recentemente hanno spinto Bitcoin a un nuovo massimo storico.
I flussi si sono inoltre consolidati notevolmente nelle ultime settimane. Solo in quella appena passata, 3,1 miliardi di dollari sono confluiti negli asset digitali, guidati da Bitcoin ed Ethereum, ma supportati anche da investimenti significativi in Solana e XRP.
Bitcoin resta di gran lunga il principale motore, continuando a beneficiare di una robusta domanda istituzionale per gli ETF spot statunitensi. Ethereum segue come secondo asset più importante, con flussi costanti che si sono accelerati dopo il lancio dei propri ETF. Insieme, le due principali criptovalute rappresentano la maggior parte dei movimenti di capitale nel 2025.
Solana e XRP, nel frattempo, mostrano uno slancio notevole, in quanto sono sempre più considerate come la “prossima ondata” di soluzioni di investimento istituzionali in digital asset. Dall’inizio dell’anno, infatti, Solana ha registrato afflussi per 2,65 miliardi di dollari, pari a circa il 60% del patrimonio gestito. XRP ha attratto $1,8 miliardi, equivalenti al 55% degli AuM.
Di conseguenza, i flussi globali verso gli asset digitali hanno già superato il totale dello scorso anno, raggiungendo la cifra di 48,67 miliardi di dollari da inizio anno. Tuttavia, resta da evidenziare come questi flussi di investimento restino fortemente concentrati sui quattro nomi principali: Bitcoin, Ethereum, Solana e XRP.
Questa tendenza evidenzia una crescente biforcazione nel mercato crypto. Gli asset digitali che già dispongono di ETF negli Stati Uniti — in particolare Bitcoin ed Ethereum — così come quelli che si prevede riceveranno approvazione nel prossimo futuro — Solana e XRP — sono chiaramente preferiti dagli investitori. Molte altre criptovalute, al contrario, continuano a non avere accesso istituzionale né liquidità, evidenziando performance sempre più scollegate da quelle dei “big four”.