Dalle balene di Tenerife alle foreste di La Gomera, un itinerario per scoprire le Canarie a pedali e a cuore aperto: dove ogni chilometro diventa un gesto di rispetto verso la natura.
Le Isole Canarie sono un arcipelago che sembra racchiudere tutti i volti della Terra: vulcani e oceani, foreste e deserti, spiagge dorate e scogliere nere.
Da qualche anno, però, queste isole non sono solo una meta per il turismo balneare: stanno diventando un punto di riferimento per chi cerca un viaggio lento e consapevole, dove la bicicletta si trasforma in strumento di scoperta e rispetto.
In questo itinerario, il piacere dell’escursione ciclistica si intreccia con i progetti di conservazione della fauna locale, trasformando la vacanza in un’esperienza che unisce sport, natura e responsabilità.
Tenerife: pedalare sopra le nuvole e tra i cetacei
Tenerife è l’isola più grande e, forse, la più sorprendente. Qui si passa dal livello del mare alle altitudini del Parco Nazionale del Teide, un territorio lunare che incanta ciclisti di tutto il mondo.
Pedalare verso il vulcano significa attraversare paesaggi che cambiano a ogni curva: pinete, rocce laviche, campi di bananeti e villaggi addormentati tra le nubi.
Ma Tenerife non è solo fatica e paesaggio: è anche impegno. Nelle acque tra l’isola e La Gomera vive una delle più importanti popolazioni di balene pilota e delfini tursiopi del mondo.
Progetti come WeWhale e GVI Canarias offrono a turisti e volontari la possibilità di partecipare ad attività di monitoraggio e osservazione etica dei cetacei. Le escursioni si svolgono con imbarcazioni a basso impatto acustico, e i dati raccolti vengono utilizzati per studi di conservazione.
Curiosità
Il tratto di mare tra Tenerife e La Gomera è la prima area marina protetta europea dedicata ai cetacei. Le imbarcazioni devono mantenere una distanza minima di 60 metri e ridurre la velocità per evitare di disturbare gli animali.
Gran Canaria: la montagna nel mare e la rinascita delle tartarughe
Gran Canaria offre un terreno completamente diverso. Dalle dune di Maspalomas si sale fino al Pico de las Nieves, quasi duemila metri di altitudine tra canyon, pini e vallate che si aprono sul blu dell’Atlantico.
Lungo la strada, si scopre anche un altro volto dell’isola: quello della conservazione marina.
Nel Centro de Recuperación de Fauna Silvestre di Tafira, biologi e volontari si prendono cura delle tartarughe Caretta caretta ferite dalle reti o dall’inquinamento. Alcuni programmi di cicloturismo sostenibile prevedono la visita a questi centri, dove si può assistere, in determinati periodi dell’anno, al rilascio in mare degli esemplari guariti.
Box informativo – Le tartarughe delle Canarie
- Specie principali: Caretta caretta, Chelonia mydas
- Rischi maggiori: plastica, reti, traffico nautico
- Periodo ideale per il volontariato: primavera – autunno
- Centro di riferimento: Centro de Fauna de Tafira, Gran Canaria
Lanzarote e La Palma: la forza del fuoco e la rinascita
A Lanzarote, pedalare tra le rocce nere del Parco Nazionale di Timanfaya è un’esperienza quasi metafisica.
Il paesaggio vulcanico, punteggiato da vigneti e mulini, invita alla lentezza e al silenzio. In diverse zone, cooperative agricole e fondazioni ambientali accolgono i cicloturisti per mostrare come l’agricoltura possa convivere con la conservazione del suolo.
Tra La Geria e El Golfo, è possibile visitare vigneti biologici che utilizzano ancora le tradizionali buche di cenere per proteggere le viti dal vento: un esempio perfetto di adattamento naturale.
A La Palma, invece, la parola chiave è rinascita. Dopo l’eruzione del Cumbre Vieja, l’isola ha avviato un imponente processo di recupero ambientale.
Il Maroparque, centro di recupero e ricerca faunistica, ospita animali salvati durante l’eruzione e progetti di reintroduzione di specie autoctone.
Molti ciclisti inseriscono la visita al centro nel proprio itinerario, combinandola con escursioni sulle piste che attraversano i nuovi paesaggi vulcanici.
Curiosità
Le colate laviche del Cumbre Vieja hanno distrutto oltre 1.000 ettari di terreno agricolo, ma oggi stanno creando nuove aree fertili. Alcune zone sono già state colonizzate da piante spontanee e piccoli uccelli endemici.
La Gomera: il respiro verde dell’arcipelago
Piccola, montuosa e sorprendentemente silenziosa, La Gomera è un paradiso per chi cerca l’autenticità.
Il Parco Nazionale di Garajonay, Patrimonio UNESCO, offre percorsi ciclabili immersi in una delle foreste più antiche d’Europa: la laurisilva.
Pedalare qui significa attraversare un paesaggio dove la natura domina ancora l’uomo. I locali parlano di “selva viva”, e non è difficile capire perché: l’aria è umida, le piante sembrano respirare e il tempo rallenta.
Alcune guide locali integrano nei tour brevi lezioni sulla flora endemica e sui programmi di conservazione del parco.
Un turismo che unisce: sport, conoscenza e rispetto
Sempre più operatori locali stanno costruendo itinerari che combinano escursioni in bicicletta, visite educative e attività di volontariato ambientale.
È un modo per vivere le Canarie non come spettatori, ma come partecipanti: contribuendo alla salvaguardia del loro equilibrio ecologico.
Pedalare riduce l’impatto ambientale, stimola il turismo diffuso e permette di incontrare comunità locali che lavorano nella conservazione e nell’agricoltura sostenibile.
Le isole offrono anche una rete crescente di eco-hotel, agriturismi e tour operator a basso impatto, spesso gestiti da residenti che reinvestono parte dei profitti in progetti ambientali.
Box – Itinerario suggerito: 7 giorni tra bici e conservazione
Giorno | Località | Esperienza |
---|---|---|
1 | Tenerife | Percorso costiero da Costa Adeje a Los Cristianos |
2 | Tenerife | Ascesa al Parco del Teide |
3 | Tenerife | Giornata con WeWhale per il monitoraggio dei cetacei |
4 | La Gomera | Escursione nel Parco di Garajonay |
5 | La Palma | Visita al Maroparque e tour vulcanico |
6 | Gran Canaria | Percorso Maspalomas–Fataga e visita al centro tartarughe |
7 | Gran Canaria | Relax sulla costa e riflessione finale sul viaggio |
Consigli pratici per un viaggio sostenibile alle Canarie
- Periodo ideale: da ottobre a maggio, quando le temperature sono miti e il vento è meno intenso.
- Trasporto bici: molte compagnie aeree consentono il trasporto della bici smontata in apposita sacca; in alternativa, è possibile noleggiarla presso operatori locali come Free Motion o Bike Point Tenerife.
- Attrezzatura consigliata: casco, borraccia filtrante, abbigliamento tecnico traspirante, luci di sicurezza, kit di riparazione e crema solare ecologica.
- Alloggi e operatori sostenibili: privilegia strutture con certificazioni come Biosphere Responsible Tourism o Travelife.
- Volontariato e attività etiche: informati presso enti come WeWhale, GVI Canarias o il Centro de Fauna de Tafira per partecipare a iniziative ambientali durante il viaggio.
Quando il viaggio diventa gesto
Alle Canarie, la bicicletta non è solo un mezzo per spostarsi. È un linguaggio.
Ogni salita, ogni curva, ogni sosta diventa parte di una narrazione più ampia: quella di un arcipelago che vuole accogliere senza essere consumato.
E anche i piccoli gesti contano.
Portare con sé una borraccia riutilizzabile, scegliere cosmetici solidi, acquistare prodotti locali e stagionali, rispettare i sentieri naturali e limitare l’uso di plastica sono azioni semplici ma potenti.
Moltiplicate per migliaia di viaggiatori, fanno davvero la differenza.
Chi sceglie di pedalare tra le isole e partecipare ai progetti di conservazione non solo scopre paesaggi di rara bellezza, ma contribuisce, concretamente, a preservarli.
E forse è questo il vero viaggio: imparare a conoscere la natura pedalando accanto a lei, e non sopra di lei.