Risvegliare la memoria: le tradizioni popolari dimenticate delle Canarie

Scritto il 16/10/2025
da Caterina Chiarelli

In un mondo sempre più digitalizzato e omologato, molte tradizioni popolari rischiano di cadere nell’oblio. Le Isole Canarie, tuttavia, custodiscono un patrimonio immateriale di straordinario valore: danze, canti, rituali religiosi e pratiche contadine che raccontano la storia di un popolo capace di adattarsi al cambiamento senza perdere la propria essenza.

Una delle tradizioni più emblematiche è la Fiesta del Charco de La Aldea, che si svolge ogni anno a La Aldea de San Nicolás, in Gran Canaria. Durante la celebrazione, centinaia di persone si immergono nelle acque del grande stagno per catturare pesci con le mani, rievocando un’antica tecnica di pesca preispanica. Questa festa non è soltanto un momento di folklore, ma un atto di memoria collettiva che riafferma il legame profondo tra comunità e natura.

Un’altra tradizione oggi in via di scomparsa riguarda il folclore infantile, composto da canti, giochi e filastrocche trasmessi oralmente di generazione in generazione. L’avvento della modernità e l’influenza dei media digitali ne hanno ridotto la diffusione, ma alcune scuole e associazioni culturali stanno lavorando con impegno per recuperarli. La loro azione nasce dalla consapevolezza che la salvaguardia della cultura comincia proprio dall’infanzia, quando la memoria si intreccia con la scoperta e il gioco.

Molte altre pratiche, considerate per anni marginali, stanno vivendo una vera rinascita. È il caso del Salto del Pastor Canario, l’antica tecnica pastorale che utilizza un lungo bastone per muoversi sui terreni scoscesi: oggi è una disciplina riconosciuta e tutelata, con federazioni e raduni regionali che la mantengono viva. Lo stesso vale per il Juego del Palo Canario, arte marziale tradizionale riscoperta come parte integrante del patrimonio culturale e sportivo delle isole.

In tempi recenti, il Governo delle Canarie ha intensificato le azioni di tutela attraverso la Legge 11/2019 sul Patrimonio Culturale, che riconosce e protegge il patrimonio immateriale, promuovendo la sua trasmissione alle nuove generazioni. Nell’ambito di questa legge è stato creato un Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale — una banca dati pubblica che raccoglie pratiche, riti, musiche e feste tradizionali a rischio di scomparsa.

Grazie a queste iniziative, alcune tradizioni hanno ottenuto importanti riconoscimenti istituzionali. Nel 2025, per esempio, i Ranchos de Ánimas di Gran Canaria, antichi canti devozionali per i defunti, sono stati dichiarati Bene di Interesse Culturale (BIC) immateriale, sancendo il loro valore spirituale e storico. Nello stesso anno, è stato avviato il processo per riconoscere anche il Silbo Herreño, linguaggio fischiato di El Hierro, come BIC, seguendo le orme del più celebre Silbo Gomero, già Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO e insegnato oggi nelle scuole come simbolo di identità e comunicazione ancestrale.

A livello educativo, il programma EnSeñas Patrimonio, promosso dal Governo delle Canarie, favorisce la trasmissione del patrimonio storico e naturale attraverso laboratori, attività didattiche e reti tra scuole. L’obiettivo è quello di far conoscere ai più giovani la cultura materiale e immateriale del loro territorio, trasformandola in uno strumento di appartenenza e consapevolezza.

Anche numerose festività religiose mantengono in vita antiche simbologie. Tra le più significative si distinguono i “Diabletes” di Teguise (Lanzarote), figure mascherate che danzano per le strade durante il Carnevale, e le “Libreas” di El Palmar (Tenerife), rappresentazioni popolari del conflitto eterno tra bene e male. Queste espressioni, ancora oggi custodite con dedizione da confraternite e gruppi folkloristici, testimoniano una continuità culturale che resiste al tempo e alle trasformazioni sociali.

Le tradizioni popolari canarie non appartengono solo al passato, ma costituiscono una parte viva del presente. Recuperarle significa riscoprire valori di solidarietà, rispetto per la natura e identità collettiva. Tra inventari istituzionali, programmi educativi e l’impegno delle comunità locali, le Canarie dimostrano che la tutela del patrimonio immateriale non è nostalgia, ma progetto culturale contemporaneo.

Il compito delle nuove generazioni è far sì che queste eredità non si trasformino in semplici ricordi, ma continuino a essere esperienze condivise, capaci di connettere il passato con il futuro e di far vibrare, ancora oggi, la memoria di un arcipelago che parla attraverso le sue tradizioni.