Dalle capitali europee alle isole dell’oceano: leggere il mondo viaggiando
C'è un modo di viaggiare che non si misura in chilometri, ma in emozioni che attraversano il tempo. È quello di chi parte non per vedere, ma per sentire: per ritrovare nei luoghi il respiro dei romanzi e la voce degli autori che li hanno amati. Ogni strada diventa una pagina, ogni piazza un capitolo, ogni orizzonte l'inizio di una nuova avventura letteraria che attende solo di essere vissuta.
È il turismo letterario, una forma di viaggio che unisce cultura, lentezza e scoperta.
Dublino e Joyce, Parigi e Proust, Firenze e Dante, Granada e Lorca… ogni città è una pagina viva, e ogni paesaggio un frammento di racconto.
Tra le mete più affascinanti di questo viaggio nella parola, un posto speciale spetta alle Isole Canarie: isole di fuoco e poesia, dove mito, letteratura e natura si incontrano in un intreccio unico.
Europa: dove i libri camminano tra le strade
Il turismo letterario ha radici antiche.
Nasce nell’Ottocento, quando i lettori iniziarono a cercare i luoghi dei romanzi o le case degli scrittori. Oggi, quell’antico pellegrinaggio culturale è diventato una tendenza mondiale.
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Irlanda – Dublino e la festa di Joyce
Il 16 giugno, il Bloomsday trasforma la città in un teatro letterario: attori e cittadini ripercorrono le pagine dell’“Ulisse”. Ogni pub, ogni vicolo racconta un frammento di James Joyce. -
Francia – Parigi, la città che legge
Tra i caffè di Saint-Germain-des-Prés e i bouquinistes lungo la Senna, si respira la memoria di Sartre, Beauvoir e Balzac. Ogni ponte è un capitolo, ogni piazza una poesia. -
Italia – Sulle orme dei poeti
Dante a Firenze, Leopardi a Recanati, Elsa Morante a Procida: l’Italia intera è un museo a cielo aperto della letteratura. La parola si fonde con la bellezza del paesaggio, trasformando ogni viaggio in una pagina vissuta. -
Spagna – I sogni di Don Chisciotte
Nella Mancha, la “Ruta de Don Quijote” permette di percorrere gli stessi paesaggi immaginati da Cervantes. In Andalusia, l’eco dei versi di Lorca si mescola ai canti arabi e alla luce di Granada.
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”
— Marcel Proust
Il Mediterraneo: luce, mito e memoria
Nel Mediterraneo, la letteratura e il paesaggio sono inseparabili. Ogni porto racconta una storia, ogni isola è un capitolo di un libro infinito.
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Grecia – Le isole dell’Egeo risuonano ancora delle parole di Omero. Ogni tempio, ogni scoglio, ogni viaggio è una nuova Odissea.
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Italia meridionale – Le coste di Capri e Sicilia sono intrise di pagine immortali, dai miti classici a Moravia, Sciascia e Camilleri.
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Marocco e Turchia – Le rotte tra Oriente e Occidente hanno ispirato secoli di narrazione, unendo fiabe, filosofia e poesia.
E poi ci sono loro, le Canarie: terre sospese tra continenti, dove il mito diventa letteratura e la geografia si fa poesia.
Le Canarie: isole di scrittori, leggende e orizzonti
Poche destinazioni incarnano il turismo letterario come le Isole Canarie.
Arcipelago di luce e lava, di vento e silenzio, le isole sono state rifugio, musa e orizzonte per scrittori di ogni epoca.
Da Humboldt a Saramago
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Alexander von Humboldt (1799) descrisse Tenerife come “un microcosmo del mondo”, dove la natura si racconta come un poema.
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Olivia Stone, viaggiatrice inglese dell’Ottocento, definì le isole “un giardino di fuoco e mistero”.
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José Saramago, premio Nobel portoghese, scelse Lanzarote come patria spirituale: “Qui non c’è tempo, solo vento”, scrisse.
La sua Casa-Museo a Tías è oggi un luogo di pellegrinaggio letterario, un tempio della parola e del silenzio.
Dove il paesaggio diventa racconto
Ogni isola canaria ha una voce letteraria diversa:
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Tenerife, con il vulcano Teide, è simbolo di forza e rinascita, dove mito e scienza si incontrano.
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La Palma è l’“Isla Bonita”, un luogo poetico, dove il cielo stellato ispira astronomi e poeti.
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Gran Canaria conserva la casa di Benito Pérez Galdós, autore di romanzi sociali e simbolo della modernità spagnola.
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Lanzarote, con i suoi paesaggi lunari, diventa pagina bianca per chi cerca introspezione e libertà.
Letteratura invisibile: la voce dei miti
Prima della scrittura, le Canarie erano già letteratura.
Le leggende dei Guanci, come il dio Achamán, il demone Guayota o l’isola fantasma di San Borondón, raccontano la nascita di un mondo in cui l’uomo dialoga con la natura.
Oggi, questi racconti sopravvivono nei romanzi, nelle poesie e nei festival che celebrano la memoria orale dell’arcipelago.
“Scrivere è un modo di respirare il mondo. E alle Canarie, ogni respiro è vento che racconta.”
Itinerari letterari consigliati
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Lanzarote – “Il silenzio di Saramago”
Visita alla Casa-Museo José Saramago, con letture e percorsi guidati nei paesaggi vulcanici del Parco di Timanfaya. -
Tenerife – “La montagna e il mito”
Percorso sulle orme di Humboldt e degli autori ottocenteschi.
Escursione al Teide, dove leggenda e scienza si fondono nel cielo stellato. -
Gran Canaria – “Il realismo e la città”
Casa-Museo Pérez Galdós, itinerari urbani tra librerie storiche, caffè letterari e teatri. -
La Palma – “Poesia e stelle”
Passeggiate poetiche tra boschi, belvederi e osservatori astronomici: quando la natura diventa verso.
Festival da non perdere:
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FLIC – Festival Internacional de Literatura y Comunicación (Gran Canaria e Tenerife)
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Festival del Cuento de Los Silos (Tenerife): la parola orale come rito collettivo.
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Molti tour letterari alle Canarie uniscono la lettura con degustazioni di vini locali: un modo per “assaporare” la cultura.
Leggere per viaggiare, viaggiare per vivere
Il turismo letterario è molto più che una moda culturale: è un modo di abitare il mondo con consapevolezza.
Tra le pagine dei libri e i sentieri del viaggio, impariamo a conoscere noi stessi e gli altri.Le Canarie, con il loro intreccio di mito, letteratura e paesaggio, insegnano che ogni storia è un luogo e ogni luogo è una storia.
E che viaggiare, come scrivere, è sempre un atto d’amore verso la vita.

