Tra i paesaggi vulcanici e le scogliere ventose delle Isole Canarie sopravvive un mosaico di discipline che affonda le radici nella cultura guanche. Non sono semplici sport: sono gesti di memoria collettiva, modi antichi di dialogare con la natura e con la comunità.
Salto del Pastore: l’ingegno che sfida i burroni
Nato dall’esigenza dei pastori di muoversi su terreni impervi, il Salto del Pastore impiega un lungo bastone di pino canario per superare dislivelli e gole. Dichiarata Bene di Interesse Culturale, questa tecnica rivive oggi nelle jurrias, gruppi che custodiscono varianti locali come la lanza di La Palma o l’astia di El Hierro. Le gare – dal salto con bastone morto al salto dell’innamorato – mantengono intatto lo spirito di coraggio e adattamento dei loro antenati.
Lucha Canaria: forza controllata e rispetto rituale
Su un’arena circolare di sabbia si svolge la Lucha Canaria, erede delle lotte rituali dei Guanci. Due squadre di dodici lottatori si affrontano cercando di far cadere l’avversario senza ricorrere a colpi violenti. Ogni incontro è preceduto da gesti cerimoniali che sottolineano rispetto e lealtà, mentre tecnica, equilibrio e astuzia determinano l’esito degli scontri. È uno sport che racconta una comunità salda, orgogliosa e consapevole delle proprie radici.
Bola Canaria: il gioco che riunisce l’arcipelago
Tra gli sport autoctoni, la Bola Canaria è il più diffuso: simile alle bocce ma con palle da oltre un chilo, si gioca su campi lunghi fino a 25 metri. L’obiettivo è avvicinarsi al mingue, il boccino metallico, alternando strategia e precisione. Un tempo le palle erano in legno bianco, oggi si affiancano anche quelle in resina, simbolo di una tradizione capace di rinnovarsi senza perdere la sua anima popolare.
Juego del Palo: danza marziale dei Guanci
Elegante e disciplinato, il Juego del Palo ricrea antichi duelli con bastoni leggeri, senza colpire l'avversario. I contendenti rispondono, parano e si muovono come in una coreografia fluida, espressione di autocontrollo e rispetto reciproco. Le scuole di Tenerife e Gran Canaria continuano a tramandare quest’arte, trasformando una pratica guerriera in un patrimonio culturale condiviso.

