Carreras Pampa Bolivia: scoperta la più grande collezione di impronte di dinosauri al mondo

Scritto il 09/12/2025
da Caterina Chiarelli

Nel cuore della Bolivia, lungo quella che un tempo era la riva di un antico lago d'acqua dolce, i paleontologi hanno portato alla luce la più grande collezione di impronte di dinosauri mai rinvenuta al mondo. A Carreras Pampa, all'interno del Parco Nazionale Torotoro, sono state contate oltre 16.600 impronte e 1.378 tracce di nuoto, distribuite su una superficie di circa 7.485 metri quadrati, secondo quanto pubblicato sulla rivista PLOS One dal team guidato da Raúl Esperante del Geoscience Research Institute.

Questi segni risalgono a un periodo compreso tra 101 e 66 milioni di anni fa, verso la fine del Cretaceo, quando i dinosauri si avvicinavano alla loro estinzione. La straordinaria concentrazione di tracce in un unico strato sedimentario suggerisce che questo luogo fungesse da vera e propria autostrada preistorica, una rotta percorsa  da creature di ogni dimensione.

La maggior parte delle impronte appartiene ai teropodi, dinosauri bipedi carnivori che comprendono antenati dell'odierno Tyrannosaurus rex. Alcune tracce hanno impronte inferiori ai 10 centimetri, una rarità nel registro fossile, probabilmente lasciate da esemplari giovani o da specie più piccole. La qualità della conservazione è eccezionale: sono visibili dettagli come unghie, cuscinetti plantari e persino i bordi rialzati di sedimento spinto lateralmente dal passaggio degli animali.

Il sito preserva anche numerose tracce di code trascinate e oltre 280 piste di nuoto, evidenze rarissime che documentano il comportamento dei dinosauri in acque basse. Alcune tracce mostrano segni distanziati delle dita, indicativi di un animale galleggiante che toccava il fondale in modo intermittente. Queste impronte di nuoto alternano regolarmente il piede destro e quello sinistro, offrendo uno sguardo dinamico su come questi giganti si muovessero nell'acqua.

I ricercatori hanno identificato 1.321 piste continue che mostrano cambiamenti di velocità, direzioni e profondità variabili, rivelando un ecosistema costiero complesso e attivo. L'orientamento prevalente delle tracce, da nordovest a sudest, segue l'andamento dell'antica linea di costa, suggerendo che i dinosauri utilizzassero questo percorso come via di comunicazione naturale. L'orientamento parallelo di alcune piste suggerisce che alcuni dinosauri potrebbero aver viaggiato in gruppo.

Le condizioni geologiche hanno svolto un ruolo cruciale nella preservazione. Il fondale del lago era composto da fango carbonatico ricco di piccoli granuli di carbonato di calcio e gusci di ostracodi, creando la perfetta consistenza per catturare impressioni dettagliate e durature. Una volta ricoperte da nuovo sedimento, queste impronte si sono solidificate per milioni di anni.

Carreras Pampa stabilisce ora nuovi record mondiali per il numero di impronte individuali, piste continue, tracce di code e tracce di nuoto. La scoperta è particolarmente significativa perché in Bolivia i resti scheletrici di dinosauri sono estremamente scarsi, rendendo queste tracce fossili l'unica finestra per comprendere la vita preistorica della regione.

La leggenda locale attribuiva queste gigantesche impronte a tre dita a mostri soprannaturali capaci di affondare gli artigli persino nella pietra dura. Solo negli anni Sessanta gli scienziati hanno rivelato la vera natura di questi segni, dissipando i timori dei bambini del luogo. Oggi, dopo decenni di relativa oscurità scientifica, Carreras Pampa emerge finalmente come uno dei siti paleontologici più importanti del pianeta, un luogo dove il tempo si è fermato e ha preservato, passo dopo passo, la vita di un intero ecosistema del tardo Cretaceo.