Gran Canaria. Studio sull’energia eolica marina pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica

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Gran Canaria. Studio sull’energia eolica marina pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica

Uno studio della ULPGC sull’introduzione dell’energia eolica marina nelle Isole viene pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica L’articolo, intitolato “Introducing offshore wind energy in the sea space: Canary Islands case” (Introduzione dell’energia eolica marina nello spazio marittimo: il caso delle Isole Canarie), descrive una metodologia innovativa nell’utilizzo di installazioni di Energia Eolica Marina (EEM) nel mare, determinando quali sono le posizioni più adeguate. Questo articolo è stato pubblicato nella “Renewable and Sustainable Energy Review”, una rivista con un fattore di impatto di >12, un punteggio considerato molto alto nella comunità scientifica internazionale.

Uno studio firmato da Andrej Abramić, coordinatore scientifico del progetto PLASMAR (PLAnificación Sostenible de áreas MARinas en la Macaronesia) e PLASMAR+, ed anche dal ricercatore Alejandro García Mendoza e Ricardo Haroun, Direttore dell’Instituto Universitario de Investigación en Acuicultura Sostenible y Ecosistemas Marinos (IU-ECOAQUA) della Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC), ha potuto identificare le aree marine più idonee di tutte le isole dell’Arcipelago canario per lo sviluppo della Energía Eólica Marina (EEM).

Le zone che dispongono di alto potenziale di sviluppo di parchi nelle isole includono un potenziale eolico e di profondità economicamente sostenibile, un impatto ambientale minimo ed un’alta compatibilità nella conservazione marina. Sono state considerate anche altre attività marittime e costiere operative attualmente come la pesca, il trasporto marittimo, il turismo costiero e l’idrocoltura, tra le altre.

Con l’obiettivo di identificare le aree menzionate, la metodologia era stata testata su 1.583 chilometri di costa canaria e in oltre 50.000 chilometri quadrati di aree marine utilizzando sia dati satellitari che banche-dati raccolti a partire dagli studi eco-cartografici e dagli studi sull’utilizzo e il controllo della Directiva Marco sobre Estrategia Marina. Sono stati utilizzati anche dati provenienti dai settori economici marittimi e costieri attuali, messi a disposizione dall’Instituto Español de Oceanografia y Grafcan, i dati apportati da Red Natura 2000, prodotti della European Marina Observation and Data Network (EMODnet) e quelli relativi all’uso del suolo nelle aree costiere ottenuti dal Sistema Europeo Copernicus.

Lo studio ha sviluppato tre mappe di idoneità frutto dello strumento web INDIMAR, Decision Support System, un’applicazione moderna e utile di sostegno per le decisioni da prendere relative alla mappatura marina, che integra informazioni rilevanti e attualizzate delle distinte attività economiche nell’ambiente marino, come le energie rinnovabili, l’idrocoltura, la pesca, il trasporto marittimo, le telecomunicazioni, il turismo, il tempo libero e la conservazione marina, tra le altre, che si sviluppano negli arcipelaghi delle Azzorre, Madeira e Canarie.

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