Geminidi alle Canarie. 12/14 dicembre. La pioggia di meteoriti più intensa dell’anno

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Geminidi alle Canarie. 12/14 dicembre. La pioggia di meteoriti più intensa dell’anno

Dal 12 al 14 dicembre, nel firmamento dell’Arcipelago canario “danzeranno” fino a 100 meteore all’ora. “Stelle Cadenti”: chi non ha mai sognato ad occhi aperti lungo le luminose scie delle Geminidi!; spettacolo fantastico sulla pergamena blu profondo del cielo notturno; forse evocativo di un ricordo ancestrale delle proprie origini? Chissà, può darsi; comunque sta di fatto che anche se, come si suol dire, ” è meglio stare con i piedi per terra”, ciò non toglie che questo saggio assunto, possa impedire a quel lato umano romantico che ci contraddistingue, da chi più o da chi meno dichiarato, di tirare fuori un vecchio sogno o speranza dal proprio cassetto dei ricordi e di riviverlo, anche solo per un tempo breve o per una lunga notte pregna di emozioni.

Le Isole Canarie, sono di sicuro il luogo ideale per questo “viaggio”, soprattutto quando vi è addirittura l’annuncio di date favorevoli per fruire di questa intrigante esperienza; oltretutto quando si sa che le notti migliori per godere di questo spettacolo, cadono anche vicino all’atmosfera del Natale, sicuramente propizia. Infatti, dal 12 al 14 dicembre, nel firmamento dell’Arcipelago canario “danzeranno” fino a 100 meteore all’ora, ovviamente tenendo in considerazione condizioni meteorologiche benevoli.

L’evento, inoltre, verrà trasmesso in diretta alle ore 22.30 (ora canaria), tramite il canale sky-live.tv, dall’Osservatorio del Teide e dalla Extremadura, principalmente da El Amillo.

Le “Stelle Cadenti” delle Geminidi, sono in realtà più lente di quelle delle altre stelle e, proprio per questo, le probabilità di avvistarle sono maggiori. L’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC), suggerisce di collocarsi in un luogo non soggetto a inquinamento luminoso prodotto dalle città e con orizzonti chiari, affinchè si possa gustare la visione di un maggior numero di queste luccicanti meteore.

Foto: ©Roberto Porto

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