Navidad Isleña a Lanzarote: Un Itinerario Sonoro tra Tradizione e Festa
Nel XVI e XVII secolo le Isole Canarie erano un crocevia fondamentale per i commerci europei. Tra i prodotti più preziosi spiccava la Malvasia, un vino dolce e aromatico esportato in tutta Europa e particolarmente amato in Inghilterra, dove giungeva dalle isole principali di produzione: Tenerife, Lanzarote e La Palma. Proprio questo vino diventa, sorprendentemente, una presenza ricorrente nelle opere di William Shakespeare.
Nelle Isole Canarie, l’8 dicembre arriva come una luce gentile che apre le porte al Natale. Non è una festa che esplode all’improvviso: è un’invocazione lenta, un’intimità che cresce tra vicoli, chiese e case, portando con sé il profumo del mare e il calore di un clima che sembra custodire ogni gesto. La festa dell’Immacolata Concezione è il momento in cui l’arcipelago si ferma, ascolta le sue radici e le lascia parlare.
In attesa delle celebrazioni mondiali per San Francesco d'Assisi nel 2026, è fondamentale riscoprire il capitolo eroico della storia francescana nelle Isole Canarie. Qui, agli albori dell'espansione europea, il messaggio di fratellanza del santo si scontrò violentemente con gli interessi mercantili e la piaga della schiavitù.
Quando dicembre arriva alle Canarie, l'arcipelago si risveglia con tradizioni che intrecciano musica, devozione e identità culturale. Tra queste, El Tajaraste del Niño occupa un posto privilegiato: una danza millenaria eseguita durante la cerimonia della Messa del Gallo nella Nochebuena, diventando un ponte emozionante tra sacralità e celebrazione comunitaria.
Alba del 25 luglio 1797. Le vedette del Castillo de San Cristóbal a Tenerife avvistano 37 navi inglesi. A bordo: l'ammiraglio Horatio Nelson. Obiettivo: conquistare Santa Cruz.
Le Isole Canarie sono diventate una destinazione privilegiata per l'industria cinematografica internazionale, ospitando 71 riprese di film, serie e programmi TV in un solo anno. Questo successo non è casuale: l'arcipelago offre una combinazione unica di paesaggi straordinari, clima favorevole tutto l'anno e incentivi fiscali altamente competitivi che partono dal 45% e raggiungono il 54% sul primo milione speso.
Le saline artigianali incarnano una delle espressioni più eloquenti dell'equilibrio millenario tra ingegno umano e natura. Siti come le Saline di Fuencaliente a La Palma o quelle di Janubio a Lanzarote custodiscono ancora oggi la sapienza di un'arte antica, dove pazienza e rigore scandiscono da secoli il ritmo della raccolta del sale marino. Dietro l'apparente semplicità del processo si cela una maestria raffinata: l'acqua dell'oceano viene condotta in vasche poco profonde, dove l'evaporazione graduale rivela cristalli immacolati, raccolti a mano secondo tecniche tramandate attraverso le generazioni.
La storia delle Isole Canarie è tradizionalmente associata quasi esclusivamente alla dominazione e alla cultura spagnola. Tuttavia, un’analisi più approfondita rivela un intreccio assai più stratificato, nel quale il Portogallo e l'eredità mudéjar — frutto dell'incontro tra cultura cristiana e arte moresca — hanno giocato un ruolo fondamentale nella costruzione dell'identità architettonica, culturale e sociale dell'arcipelago.
Negli ultimi anni è emersa con forza una nuova generazione di scrittrici e scrittori canari che sta ridefinendo l’immaginario letterario dell’arcipelago. Tradizionalmente, le Isole Canarie sono note ai più per il turismo e i paesaggi esotici, ma questa giovane scena letteraria sfida la visione stereotipata “da cartolina” per proporre narrazioni più critiche e radicate nelle realtà sociali locali. Molti di questi autori affrontano temi come l’infanzia difficile, la violenza strutturale, l’identità queer, il senso di perifericità e l’isolamento emotivo, spesso intrecciandoli con elementi della cultura locale e del dialetto canario.
All'estremo occidente delle Canarie, l'isola di El Hierro sorge aspra e solitaria nell'Atlantico. Sotto la sua pelle vulcanica si nasconde un mondo segreto: un intreccio di grotte, caverne laviche e anfratti che da secoli accoglie la vita umana e ne custodisce i misteri. Camminando su queste terre nere di basalto, si percepisce che sotto la superficie c'è un'altra isola, fatta di silenzi e penombra, di freschezza umida e memorie antiche.
Tra le ombre delle montagne, sulle pareti basaltiche modellate dal vento e sui grandi blocchi di lava che punteggiano il paesaggio, i petroglifi guanci continuano a custodire uno dei misteri più affascinanti delle Isole Canarie. Le incisioni rupestri lasciate dagli antichi abitanti dell’arcipelago rappresentano un patrimonio enigmatico, capace di mettere in dialogo passato e presente con una forza sorprendente. Tra tutti i simboli che emergono dalla roccia, le spirali sono senza dubbio le più ricorrenti e le più misteriose, come se racchiudessero un messaggio che attraversa secoli e culture.
Si è appena conclusa la 38ª edizione del Festival Internazionale degli Aquiloni di Fuerteventura, e ancora una volta, le spiagge di Corralejo hanno dimostrato che esiste un'alternativa concreta al turismo di massa. Dal 10 al 16 novembre scorso, le dune del Parco Naturale si sono trasformate in un laboratorio vivente di creatività, comunità e turismo lento, confermando un modello culturale che dal 1987 continua a evolversi senza tradire la propria essenza.
L’autunno 2025 porta sulle Isole Canarie un vento di rinnovamento che attraversa musei, spazi urbani e nuove gallerie, restituendo all’arcipelago l’energia culturale che lo contraddistingue da sempre. Dopo gli anni sospesi della pandemia, le isole non si sono limitate a ripartire: hanno rialzato lo sguardo, trasformando le sfide recenti in occasioni di crescita creativa e dialogo globale. Oggi le Canarie appaiono come un laboratorio aperto, dove il paesaggio incontra la visione contemporanea, l’arte si intreccia con la comunità e la tecnologia diventa linguaggio espressivo.
L’arcipelago delle Canarie non è soltanto un mosaico di paesaggi vulcanici e oceani turchesi: è una terra in cui la natura sacra pulsa come un cuore antico, un luogo dove il mito non appartiene al passato, ma continua a respirare tra le rocce, le nebbie e il vento degli alisei.
Alle Canarie, novembre non è solo il mese che apre l’inverno: è un tempo sospeso tra memoria e rinascita, tra il raccolto che si chiude e il vino nuovo che annuncia la vita che ritorna.
Novembre trasforma le Isole Canarie in un palcoscenico culturale internazionale, vibrante di creatività, arte e incontri tra artisti provenienti da tutto il mondo. Grazie al clima mite che permette di organizzare eventi all'aperto anche in pieno autunno, l'arcipelago diventa un crocevia di culture dove l'arte si fonde con la natura, le piazze si trasformano in teatri e le strade si accendono di luce e ritmo.
Racconti e misteri dell’oceano: quando il folklore incontra la storia
L’arte urbana delle Canarie è un invito a camminare col naso all’insù. Tra pareti vulcaniche e quartieri in metamorfosi, murales e installazioni hanno trasformato intere città in musei a cielo aperto.
Dal Walking Festival al cinema d’autore: l’arcipelago si anima tra natura, cultura e tradizione
L’autunno è forse il momento più affascinante per scoprire le Isole Canarie. Le temperature restano miti, i flussi turistici si diradano e l’atmosfera torna ad appartenere ai residenti. È la stagione ideale per perdersi tra i borghi, quei piccoli centri dove la vita scorre con calma e dove il tempo sembra essersi fermato.
Il turismo resta uno dei pilastri dell’economia delle Canarie: settore chiave per l’occupazione e le entrate. Nel 2025 l’arcipelago registra cifre record nell’occupazione e dinamiche in evoluzione nel settore aereo, con un mercato in continuo adattamento alle esigenze turistiche.
Negli ultimi anni le Canarie hanno rafforzato il loro ruolo come punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale. L’arcipelago, tradizionalmente noto per le sue bellezze naturali e il turismo, sta diventando anche uno spazio di sperimentazione culturale, dove gallerie, musei e spazi pubblici accolgono progetti innovativi e residenze artistiche aperte a talenti provenienti da ogni parte del mondo.
L’arcipelago delle Canarie non è soltanto una delle destinazioni turistiche più amate al mondo, ma anche un punto di riferimento internazionale per la ricerca astronomica. Grazie agli osservatori situati a La Palma e Tenerife, dotati di strumenti all’avanguardia e posizionati in aree con condizioni climatiche e atmosferiche eccezionali, le isole sono diventate un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per lo studio dell’universo.