I Mori dell’Orologio: quando un re di Tenerife arrivò in Serenissima.

I Mori dell’Orologio: quando un re di Tenerife arrivò in Serenissima.

Alzi lo sguardo in Piazza San Marco, proprio all’angolo settentrionale, e ti lasci catturare da un battito che non è un cuore ma un rintocco. Due figure scure, possenti, alzano le braccia e con un colpo deciso segnano lo scorrere del tempo. Sono i celebri Mori della Torre dell’Orologio di Venezia, e da oltre cinquecento anni accompagnano la vita della città.

La Chiesa Cattolica nelle Isole Canarie: dalla riscoperta all'evangelizzazione

La Chiesa Cattolica nelle Isole Canarie: dalla riscoperta all'evangelizzazione

L'influenza della Chiesa cattolica nell'arcipelago canario, a partire dalla riscoperta del navigatore italiano Lanzarotto Malocello nel 1312, fu profonda e complessa. Questo evento segnò l'inizio dei contatti con l’Europa e aprì un’epoca di evangelizzazione intrecciata al dibattito sulla schiavitù. La Chiesa giocò un ruolo decisivo, oscillando tra la difesa dei diritti umani e la giustificazione della conquista.

Il Rifugio Altavista e Charles Piazzi Smyth: alle origini dell’astronomia moderna

Il Rifugio Altavista e Charles Piazzi Smyth: alle origini dell’astronomia moderna

La storia moderna dell’astronomia nelle Canarie nasce nella seconda metà dell’Ottocento, quando il cielo era ancora un enigma e la tecnologia poneva limiti severi. In quel periodo lo scozzese di origini italiane Charles Piazzi Smyth volle verificare una delle intuizioni di Isaac Newton, che nel Opticks (1704) sosteneva come le osservazioni più precise si potessero compiere solo in alta quota, al di sopra delle nubi.

Dal Bolero allo Zamna: l’Auditorio apre l’autunno

Dal Bolero allo Zamna: l’Auditorio apre l’autunno

Sotto le ali bianche di Calatrava, l’Auditorio de Tenerife inaugura a settembre la stagione 2025-2026, la più intensa della sua storia. In cartellone oltre novanta spettacoli di musica, teatro e danza che confermano la struttura di Santa Cruz come faro culturale dell’arcipelago.

Luis Marqueli Bontempo, l’italiano che nel 25 luglio del 1797 salvò Santa Cruz dalla capitolazione di fronte alla flotta di Nelson

Luis Marqueli Bontempo, l’italiano che nel 25 luglio del 1797 salvò Santa Cruz dalla capitolazione di fronte alla flotta di Nelson

Luis Marqueli Bontempo (Savona, 1 gennaio 1740 – Santa Cruz de Tenerife, 16 dicembre 1817) fu l’ufficiale italiano il cui coraggio e la cui lucidità cambiarono le sorti della “Gesta del 25 luglio” 1797, l’eroica difesa di Santa Cruz de Tenerife contro la flotta britannica di Horatio Nelson. All’epoca colonnello del Cuerpo de Ingenieros, Marqueli svolse un ruolo decisivo nel convincere il Generale Antonio Gutiérrez de Otero a rifiutare un ultimatum inglese che ne chiedeva la resa, assicurando così la salvezza della città e dell’isola.

Candelaria: l’abbraccio delle Canarie alla sua Patrona

Candelaria: l’abbraccio delle Canarie alla sua Patrona

Candelaria, 15 agosto – Tutto ha inizio attorno al 1390, quando due pastori guanches del regno di Güímar trovano, vicino al barranco di Chimisay, una figura lignea raffigurante una donna. Era l’immagine della Vergine di Candelaria, che avrebbe poi cambiato la storia spirituale dell’intero arcipelago.

La noche de San Juan nelle Canarie: fuoco, mare e mistero nella notte più magica dell’anno

La noche de San Juan nelle Canarie: fuoco, mare e mistero nella notte più magica dell’anno

Ogni 23 giugno, mentre il sole cala lentamente all’orizzonte e l’estate si mostra in tutta la sua pienezza, le Isole Canarie si accendono di fuochi e tradizioni antiche. È la Noche de San Juan, la notte in cui fuoco e acqua si incontrano, e con loro si intrecciano magia, leggende, e riti che affondano le radici in epoche remote. Nell’arcipelago, questa celebrazione assume un significato particolarmente profondo, mantenendo viva una connessione tra l’uomo e la natura, tra il sacro e il profano, tra la storia e il mito.

L’eco dell’inglese nel lessico canario: storia e influenze di un arcipelago tra le rotte del mondo

L’eco dell’inglese nel lessico canario: storia e influenze di un arcipelago tra le rotte del mondo

Chi visita le Isole Canarie per la prima volta resta spesso colpito non solo dal paesaggio vulcanico e dal clima mite, ma anche da alcune parole che sembrano uscire direttamente dall’inglese, pur pronunciate con accento spagnolo. Termini come queque (da cake, torta), pulóver (da pullover, maglione), nife (da knife, coltello), tenis (da tennis shoes, scarpe sportive) o futin (da footing, jogging) sono solo alcuni esempi di un fenomeno linguistico che affonda le sue radici in una storia fatta di scambi, rotte marittime e migrazioni.

Quevedo trionfa a Gran Canaria con un concerto storico davanti a 41.000 fan

Quevedo trionfa a Gran Canaria con un concerto storico davanti a 41.000 fan

Il giovane artista Pedro Luis Domínguez Quevedo, conosciuto come Quevedo, ha scritto una pagina memorabile nella storia musicale delle Isole Canarie, esibendosi sabato sera davanti a 41.000 spettatori nello stadio di Gran Canaria. Per il cantante originario di Las Palmas, è stato più di un concerto: è stato il compimento di un sogno nato tra le battaglie di freestyle nei parchi della sua città natale.

Día de la Cruz e Fiestas de Mayo a Santa Cruz de Tenerife

Día de la Cruz e Fiestas de Mayo a Santa Cruz de Tenerife

La storia delle Fiestas de Mayo affonda le sue radici nel momento stesso della fondazione di Santa Cruz. Il 3 maggio 1494, l'Adelantado Alonso Fernández de Lugo, al comando delle truppe castigliane, piantò una rudimentale croce di legno alta due metri sulla spiaggia di Añazo, l'odierna baia della città. In quel preciso luogo venne officiata la prima messa, atto che sanciva simbolicamente la nascita dell'insediamento. La scelta della data non era casuale: il 3 maggio la Chiesa celebrava già la festa del Ritrovamento della Santissima Croce, commemorando il ritrovamento della vera croce di Cristo da parte di Sant'Elena nel 326 d.C.. Questa felice coincidenza portò nel 1513 il Cabildo a unificare le due ricorrenze in un'unica celebrazione.

Il 30 maggio alle Canarie: tra folklore, gofio e salti con il bastone. Il significato autentico della Festa Canaria più importante dell'anno.

Il 30 maggio alle Canarie: tra folklore, gofio e salti con il bastone. Il significato autentico della Festa Canaria più importante dell'anno.

Il 30 maggio, nelle Isole Canarie, non è una data qualunque: è il Día de Canarias, la festa più sentita dell’arcipelago, un giorno in cui l’identità canaria si manifesta in tutta la sua forza, tra folklore, tradizione, gastronomia e orgoglio. Le strade si riempiono di bandiere bianco, blu e giallo, le piazze risuonano di musica tradizionale, e l’aria profuma di piatti tipici come le papas arrugadas col mojo e il gofio, la storica farina di cereali tostati. Non è solo una celebrazione istituzionale: è un’esplosione di cultura popolare, un momento corale in cui ogni canario, ovunque si trovi, sente il richiamo della propria terra.

Dal cuore di Tenerife al mondo: la chiesa vulcanica che conquista il Giappone e incanta l’architettura contemporanea

Dal cuore di Tenerife al mondo: la chiesa vulcanica che conquista il Giappone e incanta l’architettura contemporanea

La Laguna (Tenerife) – In un angolo periferico dell’isola di Tenerife, dove il cemento urbano incontra il paesaggio vulcanico, sorge un’opera che ha trasformato la spiritualità in architettura: la Chiesa del Santísimo Redentor di Las Chumberas. Progettata dall’architetto canario Fernando Menis, questa chiesa non solo ridefinisce il concetto di luogo sacro, ma ha appena ricevuto il prestigioso ADF Design Excellence Award 2025, uno dei riconoscimenti internazionali più ambiti, conferito dalla giapponese Aoyama Design Forum (ADF).